Benvenuti a questo nuovo articolo dedicato alla scrittura cinese! Nella scorsa puntata ci siamo lasciati con la visione dei primi due tratti fondamentali, l’orizzontale e il verticale. In questo capitolo parlerò di un altro tratto, uno solo, ma estremamente importante: il punto. Su di esso ci sarebbe una montagna da dire; a partire dalle tecniche di scrittura, alle varianti… per questi motivi il nostro nuovo tratto verrà descritto da solo.
Partiamo col dire che l’importanza del punto risiede anche nel fatto che la sua tecnica di esecuzione viene utilizzata per la scrittura di numerosi altri tratti. Il tratto orizzontale, infatti, comincia e finisce con il movimento utilizzato per disegnare il punto, e così per il tratto verticale.
Il punto viene anche chiamato “diăn”, il cui carattere è “点”; a prima vista il tratto sembra relativamente semplice da disegnare ma ben presto scoprirete che è forse il più difficile da padroneggiare; il punto è una pietra in bilico, tracciata con maestria per donarle equilibrio fisico e visivo. Il punto dona completezza al carattere, come gli occhi di una persona completano il volto per donare capacità visiva. L’immagine sopra riportata mostra la direzione del più comune punto, da sinistra verso destra e verso il basso. Esso è infatti anche chiamato “yòu diăn” i cui caratteri sono: “右点”. Al fine di una corretta esecuzione è necessario seguire le seguenti istruzioni:
– Appoggiate il pennello nella parte alta a sinistra della zona dove verrà disegnato il punto ed applicate una leggera pressione al fine di appoggiare parte delle setole alla carta. Le setole del pennello hanno un’inclinazione di circa 45°, così come il pennello stesso non segue un movimento perfettamente verticale ma inclinato.
– Muovete il pennello verso il basso al fine di definire la parte bassa e destra del punto.
– Il punto termina con il movimento del pennello “a ritornare” verso l’alto a sinistra; in questo modo il punto avrà una forma definita.
Come detto precedentemente, questo tratto offre una grande gamma di varianti, non solo nella forma ma anche nel modo in cui essi vengono disegnati in gruppo; nell’immagine sotto riportata potete vedere in quante forme esso può essere tracciato:
La variante 1 rappresenta la forma “inversa” del punto verso destra, infatti scende verso sinistra e il pennello effettua lo stesso movimento, ma invertito. La variante 2 è una forma più “allungata” del punto base mentre la variante 3 cambia nella forma.
Quando usare una o l’altra variante? Tendenzialmente dipende dall’utilizzo che si farà del tratto nel carattere. Parlando in termini generali, la prima variante va a posizionarsi solitamente nella parte sinistra di un carattere, come è possibile vedere per esempio in “bì”: 必 o nella variante del radicale cuore presente in molti caratteri: 忙, 性. La variante due, in contrasto alla prima, viene posizionata solitamente nella parte destra del carattere, come negli esempi riportati: 外. In questo caso il punto è leggermente allungato. La terza variante viene utilizzata nelle parti inferiori dei caratteri, come per esempio: 六, quando viene posizionato in coppia con un altro punto che segue direzione opposta.
Il punto classico interviene in tutti i casi in cui non è necessario l’utilizzo di varianti: 太 dove il punto è posizionato in basso; 心 dove il punto classico è il centrale dei tre; 火 dove il punto è a sinistra del carattere.
Poche righe sopra abbiamo parlato della differenza di scrittura anche riferita alla presenza di gruppi di punti; nell’immagine qui sotto potete vedere i due gruppi di punti utilizzati in una grande varietà di caratteri:
Il primo rappresenta la versione “compatta” di “acqua” e interviene come radicale in famiglie di caratteri che hanno a che fare con l’elemento liquido. Prestate attenzione a come vengono disegnati i tre punti, con l’inferiore che segue andamento ascendente.
Il secondo gruppo di punti è invece la rappresentazione di calore (presente infatti nel carattere “caldo”). Anche in questo caso i 4 punti vengono disegnati in 4 modi diversi.
Qui sotto proverò a dividere in modo un po’ più semplice alcune varianti del punto, compreso quello “standard”, completando il tutto con i loro nomi e i caratteri in cui vengono utilizzate; la parte di interesse viene indicata in rosso.
Il punto verso sinistra:
Il punto verso destra:
Il punto verticale:
Alla luce di quest’ultime tre immagini è facilmente intuibile un pensiero del tipo: sembrano tutti uguali e allo stesso momento tutti diversi; vedete anche come diversi modi di scrivere lo stesso carattere (utilizzando diversi stili, come ho volutamente inserito nelle immagini) provochino a volte un utilizzo di un punto diverso. L’importante in questo momento è sapere in linea di massima come disegnare questo tratto, se scendere verso destra, verso sinistra o verso il basso; la forma del punto si adatterà in futuro alla persona che lo traccerà.
La famiglia dei punti è vasta e spesso non è così facile interpretare un tratto come punto, in quanto come abbiam visto, alcuni di essi assomigliano più a dei tratti lunghi. La pratica vi porterà però a individuare la tecnica di tracciatura, grazie alla quale sarà possibile verificare l’esatta corrispondenza del tratto. Mi rendo conto che queste lezioni, se lette da un esperto, presentano numerose lacune tecniche e teoriche; non me ne vogliate, con questo lavoro cercherò di completare ogni singolo articolo con nuove nozioni, al fine di rendere ogni puntata, se non completa, vicina alla totalità delle cose da dire.
Stay tuned!