Dopo una lunga assenza all’interno di questa sezione, ho deciso di ritornare con qualcosa di molto importante al fine dell’apprendimento dei caratteri cinesi: l’ordine di scrittura. Perché è così importante sapere il modo in cui si scrivono? Facciamo un esempio: in italiano, o in inglese o in qualsiasi lingua che utilizza lettere latine, se noi scriviamo una parola, sappiamo come scriverla senza nemmeno pensarci. La lettera “A” per esempio, viene solitamente scritta tracciando prima il “tetto” partendo da sinistra e poi la stanghetta finale, ma nulla ci vieterebbe di scriverla partendo da destra o addirittura scrivere prima la stanghetta orizzontale e poi il resto. Il risultato finale sarebbe comunque la lettera “A”, forse semplicemente un po’ più “strana” nella forma. Ecco… per i caratteri cinesi non è così “semplice”; facciamo una premessa necessaria: tutto ciò che viene detto vale soprattutto per l’arte della calligrafia dove l’ordine dei tratti è tutto, ma anche per la normale scrittura a penna. Sarebbe bene abituarsi fin da subito a scrivere i caratteri cinesi nel modo corretto, onde evitare di prendere delle abitudini sbagliate che col tempo sarebbero molto difficili da correggere. Certo, se si scrive al pc tutto questo non conta.
Scrivere un carattere nel modo sbagliato non solo è un errore, ma renderà il carattere stesso “squilibrato” e “brutto”, in un’arte dove la bellezza della scrittura risiede anche nella restituzione agli occhi di un’armonia a volte difficile da cogliere; un carattere, una frase è “bella da vedere” e non sappiamo come mai. Quel “segreto” è racchiuso in alcune regole che una volta apprese contribuiranno a rendere anche i vostri caratteri degni di essere esposti. Non dimenticate che nella calligrafia il pennello traccia su carta ciò che nasce dalla vostra mente, ma oltre al “sapere cosa scrivere” esso attinge anche dalla sezione “sapere come scrivere”. Le due cose sono strettamente legate; se so cosa scrivere ma non so il modo corretto di scriverlo, il risultato finale sarà sì una frase, ma senza alcuna “forza” e non solo, a volte anche letteralmente difficile da leggere. Viceversa se so come scrivere ma non so cosa scrivere mi troverò di fronte ad un foglio bianco senza anima. Ecco perché è importante studiare e praticare nello stesso modo, al fine di far avanzare le due cose in modo armonioso ed evitare squilibri.
Passata la dovuta introduzione, cominciamo ad addentrarci dei meandri della teoria. Elencherò in questa lezione alcune regole molto semplici da seguire. Non sono molte, quindi non credo ci sarà alcuna difficoltà da parte vostra a memorizzarle. Ebbene sì, almeno per gli inizi sarebbe meglio letteralmente impararle a memoria, per poi dimenticarle una volta fatte proprie.
REGOLA 1: SCRIVERE DALL’ALTO AL BASSO
I caratteri formati da tratti che si sviluppano in verticale vanno scritti dall’alto verso il basso. Qui di seguito verrà indicato il carattere “sān”, che si presta bene a questo tipo di regola:
Come potete vedere non è poi così difficile da comprendere; questo tipo di regola rende molto semplice il vedere cosa si sta scrivendo e in che modo; se partissi dal basso e andassi verso l’alto, la mia mano coprirebbe la parte già scritta, non dandomi la possibilità di vedere il modo in cui il carattere si sta evolvendo e col rischio di commettere errori di proporzione.
REGOLA 2: SCRIVERE DA SINISTRA A DESTRA
Nei caratteri con sviluppo orizzontale è importante sapere che gli stessi vanno scritti da sinistra verso destra. Di seguito verrà messo l’esempio di “buono”, formato da una parte “donna” e una “bambino”:
Questa regola presenta una piccola variante; come potete vedere nell’immagine sopra, la parte a sinistra rimane a sinistra e la parte a destra rimane a destra. Vi sono dei caratteri in cui la parte a sinistra si sviluppa fino ad arrivare a destra, in quel caso la parte a sinistra viene scritta per ultima. Vediamo un esempio, che chiarirà più di 1000 parole: nel carattere “via”, come in tanti altri, la parte a sinistra presenta un tratto che viene tracciato fino ad arrivare a destra, come una “barca”:
Tale tratto verrà scritto dopo quello a destra.
REGOLA 3: IL TRATTO ORIZZONTALE PRIMA DI QUELLO VERTICALE
Nei caratteri dove sono presenti sia “héng” che “shù” (se non sapete cosa significhi andate a dare un occhiata alle lezioni passate sui tipi di tratto), héng viene scritto prima di shù. Vediamo un semplice esempio che più semplice non si può, in quanto carattere veramente formato semplicemente da un tratto orizzontale e uno verticale. Il n. 10:
Anche in questo caso vi è una piccola variante: quando un tratto orizzontale è posizionato alla base del carattere, esso viene scritto per ultimo, anche se vi è un tratto verticale. Vediamo l’esempio di “wáng”:
Come potete vedere, prima scrivo il blocco n.1, seguendo le normali regole appena apprese (quindi i due orizzontali, dall’alto verso il basso e poi il verticale) e poi chiudo con l’ultimo orizzontale. Non scrivete questo carattere tracciando i tre orizzontali e poi il verticale per ultimo perché è un errore, anche se in teoria sembra di no.
REGOLA 4: IL TRATTO DISCENDENTE A SINISTRA PRIMA DI QUELLO DISCENDENTE A DESTRA
Alla fine questa regola è un po’ una trasposizione di quella precedente, cambia solo il tipo di tratto. Vediamo un esempio anche qui molto semplice:
Su questa regola c’è poco da dire, semplicemente quando vedrete caratteri formati da discendenti, ricordatevi quest’ordine.
REGOLA 5: TRATTO CENTRALE PRIMA DI QUELLI AI LATI (PER CARATTERI SIMMETRICI)
Capita spesso che vi siano dei caratteri che presentano una parte centrale (solitamente un tratto verticale) e due parti più o meno simmetriche ai lati. Un tipico esempio arriva dal carattere “piccolo”:
Come potete vedere dalla numerazione indicata, in casi come questi si traccia per primo il tratto centrale, poi i tratti che stanno ai lati, naturalmente seguendo la regola già vista, prima sinistra, poi destra (qui ho messo due “2” solo per far vedere che i tratti ai lati vengono dopo quello centrale).
REGOLA 6: PRIMA LA CORNICE, POI L’INTERNO
Questa regola si applica nel caso di cornici aperte. Cosa intendiamo per cornici? Quei caratteri che presentano una parte centrale e una parte che ci gira attorno, come una cornice, appunto. Vediamo l’esempio di “interno”:
Come potete vedere ho disegnato prima il quadrato aperto, poi i due tratti (che, se avete studiato, verranno tracciati nell’ordine: discendente a sinistra e discendente a destra). Vi ricordate quando abbiamo parlato della regola “prima la parte a sinistra poi a destra”?, ecco, abbiamo visto la variante dei tratti che da sinistra si estendono fino a destra e in quel caso vengono tracciati per ultimi. Quella variante rientra, in un certo modo anche come variante della cornice, precisamente la cornice inferiore di un carattere; come già detto, se la cornice si trova sotto (abbiamo visto il carattere “via”), essa verrà tracciata per ultima.
REGOLA 7: PRIMA L’INTERNO, POI CHIUDO LA CORNICE
Questa regola vale per tutti quei caratteri che presentano una cornice completa e chiusa. Per tracciare quel tipo di caratteri dobbiamo innanzitutto seguire la regola appena descritta, quindi:
- comincio a tracciare la cornice (senza chiuderla);
- traccio ciò che è dentro la cornice;
- traccio l’ultimo tratto di cornice per chiuderla;
Vediamo un esempio:
Nell’esempio sopra riportato ho tracciato la cornice (i primi tre tratti) poi l’interno, poi ho chiuso con il tratto orizzontale per chiudere del tutto.
CONSIDERAZIONI FINALI
Partiamo subito col dire che queste regole sono regole generali e l’ordine non è definitivo o immutabile; il fatto che le abbia numerate è solamente per dividerle, in molti libri potete trovarle scritte con altri ordini, la cosa non ha importanza, l’importante è che vengano assimilate nel modo giusto.
La seconda considerazione riguarda alcune altre regole meno conosciute (in realtà conosciute tanto quanto queste ma spesso non indicate sui libri se non quelli più “specializzati”). Qui ho voluto mettere le principali. In futuro posterò un’altra lezione con quelle che solitamente non si vedono molto in giro ma che fanno parte delle regole calligrafiche.
Terza considerazione, forse la più importante… imparate queste regole per dimenticarle, perché se deciderete di avventurarvi nel mondo della calligrafia vedrete che spesso e volentieri tali modi di scrivere non vengono rispettati, per diversi motivi. Quindi è utile saperle perché sono le basi, ma poi il tutto dovrà essere adattato a voi.